RACCONTI PER PIANOFORTE
“Racconti per pianoforte”, il nuovo album di Giovanni Renzo. Sette composizioni per piano solo attorno alle quali una scrittrice e sei artisti creano racconti e illustrazioni, come storie dentro le storie, in un continuo gioco di specchi e rimandi tra testi, musica e immagini. Un ricco libretto interno, da leggere e guardare, per accostare parole, forme e colori, cullati dalla musica.

“Racconti per pianoforte” è disponibile gratuitamente su iBookstore in formato interattivo per iPad, iPhone e Mac a questo link: https://itunes.apple.com/it/book/racconti-per-pianoforte/id577848898?mt=11
NOTE DI COPERTINA
“Mentre registravo i pezzi che avrei inserito in questo mio nuovo lavoro mi sono reso conto che ognuno di essi nasceva da una storia, da un racconto, da una vicenda narrata in un film o in un opera lirica, o in ultimo da un luogo particolarmente evocativo da me visitato.
“Il gabinetto del Dottor Caligari” è una suite di brani tratti dalla sonorizzazione che ho realizzato per l’omonimo film muto del 1919 di Robert Wiene, uno dei capolavori dell’espressionismo tedesco che ha sempre colpito la mia immaginazione, non solo per le vicende narrate ma anche per le straordinarie immagini e gli enigmatici fondali su cui si muovono gli attori. “Variazioni su un tema da Carmen di Bizet” è una mia reinterpretazione di uno dei temi più celebri dell’opera. “Il colore del grano” prende titolo ed ispirazione da un brano de “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry. “Solo” e “Giostra” nascono da storie immaginate ed ascoltate passeggiando per le strade di Parigi, tra le botteghe d’artista di Montmartre e le giostre ai piedi della Torre Eiffel. “Orionis Nebula” è un pezzo legato idealmente al mio precedente lavoro, “Atlas Coelestis, la musica e le stelle”, e racconta il mistero della nascita della vita nell’Universo, l’aggregarsi di atomi che prende forma dal caos indistinto delle nubi di gas, così come sta avvenendo adesso tra le stelle del Trapezio nella Nebulosa di Orione, e che potrebbe portare al crearsi di forme di vita complesse. “Il silenzio delle sirene” è ispirato ad un racconto di Franz Kafka nel quale si immagina che, al passaggio di Ulisse con le orecchie tappate di cera, le sirene tacciano anziché cantare. Infatti “le sirene hanno un’arma ancora più terribile del canto, cioè il silenzio”. E’ meglio allora perdersi ascoltando le loro ammalianti melodie o sopravvivere senza averle mai udite?
Ho sentito quindi l’esigenza di dare voce e occhi a tutte queste storie ed ho chiesto ad una scrittrice e a sei artisti di trarre liberamente spunto da esse e dalla mia musica per creare racconti e illustrazioni che accompagnassero ciascuno dei brani del Cd, come fossero storie dentro le storie, in un continuo gioco di specchi e rimandi tra testi, musica, immagini.
I racconti sono stati scritti da Francesca Bonici, le illustrazioni sono di Giancarlo Privitera (Il gabinetto del Dottor Caligari e Giostra), Nara Ricci (Variazioni su un tema da “Carmen” di Bizet), Claudia Serio (Il colore del grano), Adriana Collovati (Solo), Matò (Orionis Nebula), Alessandro Luzzu (Il silenzio delle sirene).”
Giovanni Renzo
Il gabinetto del Dottor Caligari
Variazioni su un tema da “Carmen” di Bizet
Il colore del grano
Solo
Orionis Nebula
Il silenzio delle sirene
Giostra
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INFANZIA
“Infanzia”, un percorso musicale in equilibrio tra improvvisazione e composizione in cui si intersecano strade diverse, dal jazz alla musica contemporanea, dalla classica al minimalismo, dal tango alle colonne sonore.
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Note di copertina
“I brani raccolti nel Cd “Infanzia” sono stati composti in un arco di tempo che va dal 1986 al 2007. In più di venti anni molto è cambiato nella mia musica, ma ciò che è rimasto sempre un punto fermo è il mio amore per il pianoforte.
Ho scritto molta musica per piano solo e quando scrivo per altri strumenti sento l’esigenza di progettare le mie composizioni seduto al piano. Eseguo sempre io stesso la mia musica pianistica, lasciando molto spazio all’improvvisazione, per renderla ancora più “mia”.
Così è nato il desiderio di ripercorrere alcune tappe del mio percorso musicale reinterpretando brani composti agli inizi, come L’aria di Giugno (reminiscenza dell’eccitazione che nella mia infanzia accompagnava l’arrivo dell’estate) e Tango (omaggio alla musica di Astor Piazzola), e presentando in versione pianistica pezzi scritti per il teatro ed il cinema, come E così si navigava… e Anche ora che la Luna… (tratti da “La distanza della Luna”, opera liberamente ispirata all’omonimo racconto di Italo Calvino).
Talvolta i miei pezzi per piano solo nascono dalla trascrizione di estemporanee improvvisazioni, come ad esempio Le tempeste, composizione vincitrice del Concorso di Composizione Pianistica “De Musica” 1999.
Spesso poi, in questo mio cammino, ho incrociato le strade del cinema. Dalle musiche originali composte per il film “L’amore di Màrja” (2004), della regista italo-finlandese Anne Riitta Ciccone, ho tratto Lullaby for Ashley.
Cenere è un collage di brani tratti dalle musiche che ho scritto per l’omonimo film muto di Febo Mari con Eleonora Duse, trasposizione cinematografica del 1916 di un bel romanzo di Grazia Deledda.
La Suite 1908 è stata composta per accompagnare un raro film muto del 1909, “L’orfanella di Messina”, che narra una storia ispirata alla tragedia del terremoto che nel 1908 colpì Messina e Reggio Calabria causando migliaia di morti.
Infanzia, uno dei miei pezzi più recenti, chiude la serie di composizioni e nello stesso tempo riporta all’inizio del percorso, ricollegandosi a L’aria di Giugno non solo per la tonalità in comune, re maggiore, ma anche per la comune ispirazione, quell’incantata età della nostra vita in cui prendono forma i sogni, i desideri, a volte anche le paure, e cominciano a delinearsi le scelte che determineranno il corso della nostra vita futura.”
Giovanni Renzo
L’aria di Giugno
Tango
Suite 1908
E così si navigava suonando e cantando…
Anche ora che la Luna…
Le tempeste
Lullaby for Ashley
Cenere
Infanzia